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  ANCORA SUL GIORNALISTA SEQUESTRATO IN AFGHANISTAN

........... Ma per Moro?.............

domenica 18 marzo 2007

Eg. Direttore, ci auguriamo che questa nota venga davvero pubblicata perchè per questa liberazione di un nostro connazionale in afghanistan è stato fatto di tutto e di più. Concordiamo che quando è in ballo una vita umana tutte le iniziative da intraprendere devono essere prese senza alcuna esclusione. Eravamo sulla stessa lunghezza d’onda anche quando c’era da liberare l’on Moro, ma per lui, proprio le stesse forze politiche che oggi si affannano a far liberare i terroristi talebani per salvare il nostro giornalista, non si accettarono le richieste delle BR e Moro come sappiamo fu barbaramente ucciso. Si poteva salvare? pensiamo davvero di si. Oggi addirittura il nostro Fassino propone sfacciatamente che al tavolo della pace siedano anche i talebani. Per carità, va bene che si deve salvare questo Governo e questa maggioranza dagli attacchi della destra che, come sappiamo nel paese ha tantissimi consensi e dobbiamo mantenere i voti della sinistra radicale, ma chiamare i terroristi al tavolo della pace ci pare davvero troppo. I socialisti italiani all’epoca di Moro chiedevano soltanto che si rispondesse in positivo alle richieste delle BR per salvare una vita umana. Non fu fatto. oggi però ci sembra si voglia andare davvero tanto oltre. Non si può davvero salvare questo Governo dagli attacchi della Sinistra radicale, condannando al "talebanesimo" gli afghani. Ci dispiace assai, caro on. Fassino, ma non siamo d’accordo. Lo siamo invece che si stia cercando di salvare una vita umana a costo anche di grandi sacrifici politici, che si dovevano fare anche per l’ON Moro. Questa dell’on. Moro è stata una gravissima assenza storica dell’umanità della politica. Meno male che oggi l’abbiamo riscoperta. C’è da augurarsi che duri per tutte le persone del nostro meraviglioso paese.

resta comunque sempre da chiarire il ruolo che stava svolgendo il nostro giornalista in questo paese oltre a quello di reporter per Repubblica. Sembra che i talebani la pensino diversamente.