gli scontri
domenica 15 aprile 2007
Message-ID: <111e9875bb4.raimondo.pistoia@tin.it>
Date: Fri, 13 Apr 2007 07:00:33 +0100 (GMT+01:00)
From: "raimondo.pistoia@tin.it"
E’ di questi giorni la notizia che a Milano in un quartiere dove tanti cittadini cinesi hanno impiantato proprie attività, v’è stato un duro scontro con le forze dell’ordine, soprattutto con i vigili urbani. All’origine dei fatti si registra uno strattonamento di una donna cinese d parte di un vigile urbano, che ha scatenato le ire dell’intero comparto asiatico milanese. Area Socialista di Pisa fa notare che intanto a nessun vigile urbano sia esso milanese o di altre città, deve venire in mente di mettere le mani addosso a chicchessia, sia perchè non è autorizzato a farlo e in secondo luogo c’è poi il rischio di reazioni anche spropositate come questa.
L’altro aspetto che vorremmo far notare è quello che solitamente le comunità cinesi presenti sul nostro territorio e nelle nostre città fino ad oggi non hanno mai destato grandi preoccupazioni, neanche là dove sono presenti a decine di migliaia come a Prato. Come mai allora possa essere acdduto qusto a Milano non può che condurre a serie riflessioni . Il cittadino cinese è solitamente assai operoso, segue esclusivamente i propri interessi e quelli della propria comunità, ha sempre cercato di rendersi compatibile con le nostre leggi e le nostre regole. E’ vero che vivono con distacco la nostra cultura, ma francamente, almeno fino ad oggi, niente di grave era mai avvenuto. Non è forse che nella città di Milano si sia creata una forte intolleranza nei riguardi di questa popolazione, sempre più presente in città? Se così fosse bene faremmo tutti a trovare eque soluzioni per una convivenza civile con questa gente, che per loro cultura è assai mite e certamente non propensa nè alle risse nè alle rivolte sociali. Area Socialista di Pisa auspica che non soltanto a Milano ma in ogni altra città d’Italia, dove ormai le comunità cinesi sono presenti, si possano trovare i necessari momenti di dialogo e di avvicinamento culturale con persone che in larghissima misura sono venute nel nostro paese soltanto per lavorare e per stare un pò meglio che nel proprio. Diversamente dimostreremmo di essere poco propensi alla accoglienza a quell’accoglienza con la quale oggi in tanti si "sciacquano la bocca" ma che poi nei fatti è difficile trovarla.