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  SOLDATO DI VENTURA

Un brutto colpo in testa

sabato 4 febbraio 2012

SOLDATO DI VENTURA

Un’umida serata di fine estate . Siamo al 19 di settembre all’imbrunire, alle porte di Roma. Tanti soldati ammassati lungo le mura di questa grande città guidata da un governo papalino. Bersaglieri dell’esercito piemontese comandati dal generale Cadorna, attendono ordini per dare inizio alle attività di guerra, contro l’esercito del Papa, il cui alleato è in quel frangente Napoleone terzo di Francia. Tanti fuochi accesi si mescolano fra il calpestio degli animali, il confuso vocio dei soldati, lo scoppiettio della legna , che fa sobbalzare in aria scintille di fuoco. Nei pressi di uno di questi raduni vicino ad un fuoco vi sono i protagonisti di questa breve storia . Un capitano dei bersaglieri del re d’Italia, Conte Giordano e un….chiamiamolo soldato di ventura, sergente Mattei. Capitan Giordano, alto, corpo atletico, naso aquilino, occhi neri scintillanti, folti capelli neri. Una divisa azzurra con ampie spalline dorate. La spada appesa al corpo, inguainata in un fodero argentato, deposto su uno sgabello il cappello piumato dei bersaglieri, con nei pressi bene in vista il fucile ad avancarica di dotazione. Il nostro sergente Mattei invece, di bassa statura. Corporatura robusta di chi ha praticato sport di fatica, indossa una divisa mimetizzata da macchie verdi su uno sfondo marroncino chiaro. Un grande cinturone stretto alla vita al quale è appesa la fondina con la pistola e dove trovano posizione due pigne d’acciaio. Lì nei pressi un fucile con caricatore sotto la canna e arrotolato a terra un cinturone porta proiettili con sopra un copricapo marrone in acciaio con un fregio centrale. Fra il fumo dei fuochi e la nebbietta serale si intravedono i cannoni , numerosi, piazzati per sparare contro la cinta muraria della città. Tu, soldato come ti sei vestito? Cosa vuol dire questo abito che indossi? Qual è il corpo militare a cui appartieni? Non ho mai visto una simile divisa. E poi…. Questo fucile, questa pistola, quelle pigne al cinturone ….. non capisco. Signore, io sono un soldato venuto da tanto lontano. Non so neanche io come posso essere capitato qui stasera. Per la verità mi trovavo da tutt’altre parti a fare servizi di pattugliamento in un paese dove le azioni di terrorismo dovevano essere debellate. Poi d’un tratto c’è stato un grande ”botto”, sono stato sbalzato dalla mia autoblindo, ho sbattuto la testa …… ed eccomi qui con voi. Azioni di terrorismo, autoblindo, cosa significa tutto questo? Soldato ma di cosa stai parlando? Signore…….. non sto parlando di niente, adesso sono qui e attendo ordini . Bravo…però questa divisa e queste armi, bè…. Ne parleremo dopo che Roma sarà conquistata e anche te avrai l’onore di partecipare a quest’azione che farà la storia del nostro paese: la storia D’Italia. Signore, ai suoi comandi. Al mattino presto la luna pian pianino si schiariva , all’orizzonte una flebile luce faceva capolino, nel cielo si intravedevano le fughe delle nebbie , mescolate ai fumi dei resti dei fuochi della notte, quando d’un tratto comandi secchi e decisi si alzarono e il fuoco dei cannoni iniziò l’opera di demolizione delle mura di Roma. Bersaglieri all’attacco, entarono nella città eterna ed io e il mio capitano corremmo verso una carrozza già pronta per la partenza. D’un tratto apparve fra i fumi degli scoppi e il frastuono delle fucilate e delle cannonate un uomo alto vestito di bianco, con un copricapo ed un mantello color porpora . Il mio capitano, si fermò come impietrito: Santità….. io…. Noi… siamo venuti a prendere Roma da oggi, venti settembre sarà la capitale D’Italia. Voi….. Voi….. Miscredenti, andate contro la volontà di Dio e della Chiesa. No, santità, replicai io, mentre capitan Giordano mi guardava sbalordito, non andiamo affatto contro la volontà di Dio, perché Roma è rimasta nella storia la città del Papa. Cosa dici tu, come fai a saperlo? Sei forse un preveggente? Stavo per rispondere io….. quando un forte colpo in testa mi ammutolì e andai verso un infinito corridoio di luce e di fuoco. Poi una voce, un’altra voce , qualche schizzo d’acqua…. Sergente Mattei si svegli forza, torni fra noi! Aprii gli occhi. Di fronte c’era il mio capitano: meno male sergente si è ripreso. Che forte botta però! E’ si replicai, ma oggi che giorno è? E’ il venti di settembre. Già dissi, la breccia di Porta Pia. La breccia di Porta Pia? Ma cosa sta dicendo? Niente capitano , niente, è stato soltanto un sogno.