martedì 13 agosto 2019
PISA Marmi rosati di sole, che fanno della storia forti messaggi. Scrutano gli occhi verso il divenire dell’uomo, a segnare le gesta delle proprie conquiste. Annunciano agli altri gli eroi del tempo che fu: battaglie sui mari, deserti d’onde in sommossa, fra i morti alla deriva in cerca di pace. E giunse quel di alla Meloria . E affondò la città. Galleggiano i morti in acque spumeggianti. Tutto finì nel mare d’agosto e Pisa perì fra le onde di sangue. Si guarda la storia. Il Duomo, i Borghi, le glorie perdute. I lungarni raccontano le gesta pisane e l’arno scorre a portare acqua a quel mare pregno di sangue. Ricordo ben vivo. Lacrime lievi bagnano i visi. La vita va avanti, la storia racconta: I vecchi canuti si perdono fra i ricordi. I giovani guardano un cielo ormai nuovo, dimentico del tempo che fu. Passa quell’acqua sotto i ponti delle conquiste. Arriva alle piazze, ai palazzi assai belli. Si ferma alla curva e saluta i suoi grandi . Un mulinello cerca L’ugolino e i suoi figli. Sogni D’Angeli vestiti di nuovo a portare nei cieli gli eroi d’altri tempi. Mi piaceVedi altre reazioniCommentaCondividi Commenti Raimondo Pistoia
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Raimondo Pistoia 20 minuti fa · LA CROCE Morì quell’uomo sulla croce. Calvario affaticato di sangue a coprire le anime dei pentiti. Lo ricordiamo così,fermo sui i chiodi e la lancia, con occhi imploranti, a pregare quel Padre, per il nostro perdono. Un Padre supremo ad accogliere la supplica del figlio morente per mano violenta. Quale perdono agli uomini vili? Un inferno di vita e una morte maligna! Quel Cristo ancora oggi si appende sui muri e tanta tristezza fa velare gli sguardi Dobbiamo cercarlo fra i chiodi e le croci., e pregare per il nostro perdono.