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  ACQUA DAL RUBINETTO

A scuola senza acqua minerale

martedì 5 dicembre 2006

Il problema non può essere affrontato limitatamente alla domanda se l’acqua del rubinetto è buona quanto quella minerale in bottiglia. E se quella del rubinetto è buona uguale, allora nelle scuole si distribuisce quella del rubinetto. Sarebbe troppo semplicistico ed anche demagogico. E’ evidente che l’acqua del rubinetto è in teoria potabile e dalle nostre parti è anche di qualità. Alla fonte ottiene grandi quantità di controlli che ne qualificano la bontà e la potabilità. Il problema è davvero un altro e cioè quello se dal rubinetto delle scuole esce acqua garantita come dalla fonte erogatrice . Vediamo allora cosa incontra la nostra acqua dopo essere uscita dalla prima fonte erogatrice. Intanto un primo impatto ce l’ha con qualche chilometro di tubazione, non sempre nuova e ben conservata. Anzi spesso mal ridotta, con perdite dichiarate, che fanno anche antrare in circolo impurità. Prima poi di giungere al rubinetto della scuola, incontrano i grandi serbatoti degli autoclavi di ogni singolo istituto scolastico, che non sempre ottengono le necessarie manutenzioni annuali di pulizia e disinfezione. Tutto ciò non garantisce affatto la perfetta potabilità dell’acqua dei rubinetti delle scuole, ma pone secche riserve su questo. Se poi si considera che la pulizia frequente dei serbatoti degli autoclavi comporta spese considerevoli per la pubblica amministrazione, che certamente vanno oltre ai costi delle acque minerali in bottiglia, tutto questo metterebbe in evidenza l’assoluta mancanza di convenienza in questa operazione, che invece nasce per aiutare con i risparmi i paesi più poveri. Insomma l’idea sarebbe buona ma di difficile realizzazione.