Centro Walter Tobagi - Pisa

Il mio Natale è fatto di ricordi. Ricordo gli anni cinquanta. Forse era il 1954. La notte di Natale di quell’anno nevicò a mezzanotte e continuò a nevicare fin oltre la mattina. In quegli anni si usava andare alla messa di mezzanotte. Fu una cosa fantastica. I fiocchi di neve scendevano fitti, fitti. la strada presto si fece bianca. Era un incantesimo. Allora le macchine non c’erano o ve n’erano assai poche, tutto pareva andare in un’altra dimensione. Ero un ragazzino di nove o dieci anni e sicuramente era la prima volta ed anche l’ultima che vedevo nevicare la notte di Natale a Pisa. La chiesa era affollatissima. I canti e i cori erano in corso. “Tu scendi dalle stelle”….. veniva cantata dai bimbi della scuola cantorum della parrocchia. sembrava di essere entrati in una fiaba. Il presepio, fatto in un angolo della chiesa dai ragazzi più grandi aveva qualcosa di magico. Mi incantai a guardare quel Gesù Bambino posto quella volta fra le mura diroccate di una moderna città. Quello fu per quegli anni un presepio d’avanguardia, che fece tanto discutere. Quelli erano gli anni della ricostruzione e della “miseria” che doveva finire. La parrocchia allora era il punto d’incontro di tantissimi giovani: lì si giocava, si studiava, si facevano le prime scoperte di vita, si prendevano le prime “cotte”. Quella notte di Natale nevicava. Il cielo era di un colore rosso scuro. L’aria era ferma. Tutto taceva. s’udiva soltanto il ,canto degli inni natalizi, che giungevano fino sulle strade. Un incantesimo che non ho più vissuto purtroppo, anche perchè la notte di natale non ha più nevicato e di anni da allora ne sono passati tantissimi e poi….. iniziai a lavorare pochissimo tempo dopo e con il lavoro finirono anche le magie.