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  PROFESSORE ENTRA IN AULA VESTITO DA DONNA

legge sui PACS

mercoledì 20 dicembre 2006

Alle redazioni dei giornali

Si legge che a Cervia, nel ravennate, un insegnante del locale istituto alberghiero è entrato in classe con tanto di pantaloni attillatissimi, tacchi a spillo, il perizona che traspariva dai pantaloni, fra gli cshiamazzi degli alunni, che hanno pensato bene di filmarlo con i noti telefonini.

Tutto ciò, ovviamente è finito sui giornali e in tanti gridano allo scandalo. Gli ispettori scolastici si sono attivati, il Ministero con tutta probabilità è lì che medita come superare questa bruttissima vicenda educativa. Viene però da chiedere ai signori del Governo Prodi, che gridano al sostegno delle PACS, delle coppie Gay, che vogliono per così dire allargare la famiglia anche per due uomini o per due donne, non pensano loro signori che ciò che è accaduto in questa scuola dovrebbe essere per loro una cosa più che naturale? Se si vuole legiferare per vedere fra loro sposati due uomini o due donne, niente di strano allora se uno di questi, magari insegnante, ( non è il caso del nostro di Cervia. Sembra sia un genialoide) si vesta da donna e vada così conciato in classe. E’ soltanto un problema di cultura, che il Governo Prodi si sta dando da fare per introdurla di diritto anche in Italia. I ragazzi in quell’aula si sono messi a ridere? Cesseranno di farlo quando anche giù per il Corso del centro cittadino cominceranno a vedere due uomini abbracciati, magari con la barba, che si baciano affettuosamente, o magari si palpano il sedere.

Signori miei, c’è poco da ridere, presto tutto questo sarà realtà e il Ministro dell’istruzione, gli Ispettori scolastici, i Presidi, dovranno saper cogliere questo nuovo modello educativo in ogni città del nostro meraviglioso paese.