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  UCCISIONE DI SADDAM E MUSSOLINI

Utile parallelo

martedì 2 gennaio 2007

Il Ministro Iracheno Nuri Al maliki, replica in maniera stizzita a Prodi, che li richiamava per l’esecuzione di Saddam, ricordandogli come fu ucciso Mussolini a Dongo nel 1945. Il parallelo posto dal Ministro iracheno per alcuni studiosi non è fattibile, perchè i contesti si dice siano assai diversi. Diversi perche? Viene detto che nell’italia dell’epoca era in essere una cruenta guerra fratricida fra due fazioni che si affrontavano. Perchè oggi in Iraq a cosa stiamo assistendo? Non è forse uno scontro fra Sciiti da una parte e Sunniti dall’altra? Ha fatto assolutamente bene il Ministro iracheno a ricordare a Prodi, che presiede un Governo di Sinistra, di cui fanno parte tutte quelle forze politiche, che all’indomani della seconda guerra mondiale condivisero la scelta dell’uccisione del Duce così come quella, è bene ricordarlo, di Gentile e che oggi criticano con forza questa esecuzione, che a Mussolini non fu fatto neanche un processo, mentre a Saddam, pur con tutte le critiche che possono essere fatte, il processo è stato fatto e si è svoltio nel corso di un triennio. Smettiamola una buona volta di fare i puri sulle decisioni degli altri, quando sappiamo benissimo che decisoni simili e ancora più inumane si sono fatte anche nella nostra bella e libera Italia del dopo guerra. Quando in un paese è in corso una guerra civile così come sta avvenendo in Iraq e come avveniva nell’Italia del dopo guerra, difficile è poter comprendere ogni azione e ogni decisione dettata per lo più dalle emozioni del momento. Meglio sarebbe riflettere e agire nel tempo futuro. In Iraq riguardo a Saddam questo si può senz’altro dire che sia stato fatto. In Italia invece riguardo a Mussolini non solo non si fece e si fucilò sul posto senza alcun processo, ma insieme a lui fu uccisa anche la sua compagna, che con i misfatti del duce davvero c’entrava assai poco.