sabato 24 maggio 2025
IL MONISMO COME PENSIERO FILOSOFICO UNIVERSALE E L’ UNIONE DEL PENSIERO SCIENTIFICO CLASSICO CON QUELLO QUANTISTICO
Prima riflessione: la realtà è continuamente creata dalle interazioni fra le sue parti, che come si sa non sono separabili : quindi l’universo è olistico e quantistico. Nell’universo olistico e quantistico vige il principio della non-località, cioè un universo che non può essere descritto dalle proprietà delle sue parti. Cosa invece che troviamo nei sistemi classici dove non vige la non località. Insomma: nella quantistica l’impatto della non località, della indeterminazione è ben evidente. Il determinismo e il riduzionismo non esistono più. Il reale è un tutt’uno e la sua esistenza è creata dalle interazioni con gli " osservatori", anch’essi parti indivisibili del reale. Seconda riflessione : il pensiero che la realtà esista sempre, sia che la osserviamo o che non la osserviamo ( il realismo) è falso. Insomma il realismo locale di Einstein non è vero. Come dire :niente è un fenomeno o realtà finché non si osserva. Come dire :il reale viene creato dalla osservazione ed è il partecipante , l’osservatore, che produce questo, cioè l’osservatore diventa osservato? La conclusione allora implica che alla fine la non - località nega che il tutto possa essere oggetto di indagine scientifica perché il tutto non è più la somma delle sue parti . Infatti scomponendo il tutto in parti col seguire il riduzionismo creiamo sempre un modello diverso. Ciò significa dunque (e lo dovremo accettare) , che l’universo nella propria totalità contiene i semi del pensiero e della materia. Se questo è vero allora pensiero e materia sono come l’interno e l’esterno di una sfera, la cui comprensione ( Ontologia) sta nella totalità sferica interna ed esterna e non solo nelle osservazioni delle due parti. Siamo dunque universo cosciente creato dalla autocoscienza dell’osservatore. Se così stanno le cose, alla conoscenza della Fisica si deve aggiungere l’interiorità di questo universo che chiamiamo Mente (o Pensiero) che include la coscienza e il libero arbitrio. E così facendo si completa la conoscenza dell’intero universo con l’unione cosciente del microcosmo col macrocosmo.. Ma anche se prendiamo in esame il comportamento di un fotone, la luce è composta da onde e da particelle, le particelle sono i fotoni . Nel caso del fotone inviato verso i polarizzatori (carta polaroid od altro) esso si trova in sovrapposizione di due stati quantistici che non possono manifestarsi insieme ma se ne manifesterà uno solo dopo che è passato dal polarizzatore . Gli stati sovrapposti sono che il fotone passa attraverso il polarizzatore oppure viene respinto o deflesso. Sarà solo in quell’istante del passaggio dal polarizzatore che il fotone sceglie dove andare (se di qua o di là ). Fino a quel momento si può dire che si trova in sovrapposizione di tutte e duel e possibilità . Su questo un fisico americano A. Wheeler ebbe a dire: " il fotone prende tutte e due le strade, però ne prende una" . Su questo però è bene dire che non esiste alcun tipo di regola che determini il comportamento del fotone. Non v’è nessuna spiegazione del perché il fotone decida di agire in un modo o nell’altro . La possibilità di passare o di essere assorbito dal polarizzatore è una proprietà del fotone e non è possibile spiegarla. Ciò non accade non per nostra ignoranza , bensì dal ruolo fondamentale che svolge la probabilità nel funzionamento dell’universo. Su questi aspetti Einstein ebbe a dire al suo collega M. Born che non fosse credibile il fatto che Dio giocasse a dadi con l’universo . Ma in effetti è proprio così. Anche la scelta dello stato in cui opera il fotone è dunque dettata dalla coscienza universale a cui a volte piace giocare con la probabilità e col libero arbitrio? Può essere che sia così.
Si ricorda per questo 1) il dualismo cartesiano ha proposto una visione del reale in cui mente e materia sono separate, 2) il materialismo identifica la realtà con la materia da cui deriva anche la mente , il pensiero, considerati questi ultimi epifenomeni del cervello : solo la materia determina la realtà, 3) l’idealismo opposto al materialismo, sostiene sia il pensiero, la mente a comandare sulla materia, 4) esiste un’altra posizione di pensiero in cui la mente e la materia sono aspetti irriducibili della realtà : sono due facce di una stessa medaglia inseparabili. MONISMO questo che ci conduce a credere ad un universo la cui essenza contiene sia i semi della materia che quelli del pensiero. Universo Autocosciente.