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  B. CROCE E IL NEOIDEALISMO DEL 900

sabato 28 agosto 2021

PILLOLE DI FILOSOFIA DEL 900: IL NEOIDEALISMO DI B. CROCE Secondo B. Croce la Storia coincide con lo spirito del mondo, nel quale tutto ciò che è individuale prende vita come sintesi di particolare e universale. Quando ognuno di noi esprime un pensiero di fatto promuove questa sintesi. È ovvio che quando pensiamo si da vita a dei giudizi e i giudizi, in quanto tali, sono l’unità di un soggetto e di un predicato universale. Per B. Croce i predicati universali, sono soltanto quattro, che sono le categorie dello Spirito : estetica, logica, economia, etica. Lo Spirito Croce lo considera distinto in due essenziali forme :quella teoretica e quella Pratica. Detto questo proviamo ad analizzare il comportamento dello Spirito. Quando esso vive il particolare, da luogo alla categoria del “ Bello” ( estetica.) Quando vive l’universale, ci informa sulla categoria del Vero , (Logica). Quando sviluppa il Particolare, muove la categoria dell’Utile. ( economia). Quando sviluppa all’Universale, si innalza verso il rapporto col Bene (Etica). Ora, questa attività dello Spirito, ha un ordine ben definito, ovvero le categorie svolte nel Particolare stanno davanti idealmente a quelle invece svolte nell’universale. ( estetica ed economia precedono la logica e l’etica ) Tutte sono “distinte” tra loro, ma così come sono, poi si compongono secondo una circolarità permanente. Come dire: ciò che l’Azione produce, la conoscenza poi determina il sapere. Viceversa il Sapere acquisito, prepara l’azione. Insomma lo Spirito nella sua totalità è rappresentato come sinergia vivente di teoria e prassi. Non tutto lo Spirito però opera secondo “distinzione “ : lo spirito vive anche di “opposizioni “ e di “ Contrarietà” e dove ci sono questi stati di cose c’è ovviamente dialettica. L’opposizione è interna ad ognuna delle quattro categorie ovvero: il bello si oppone al brutto; il vero al falso; l’utile all’inutile; il bene al male.. Per questo stato dialettico, B. Croce si richiama ad Hegel, che però critica, perché non avrebbe colto la “distinzione” nella vita dello Spirito , bensì riducendo tutta la vita spirituale alla “opposizione” dialettica. ESTETICA E CONCEZIONE DELLA STORIA Secondo Croce L’Arte è carica di sentimento, e rientra nel Particolare. Però per altro verso essa è formata dalla rappresentazione o intuizione, che è qualcosa di universale. Ora siccome l’Arte è una intuizione lirica, che si identifica con l’espressione, essa è anche identica al linguaggio, che è espressione universale della immediatezza della intuizione. Riguardo alla storiografia, come si sa in Croce resta forte la tesi che identifica la Storia con la Filosofia. Infatti PER CROCE LA FILOSOFIA NON E’ ALTRO CHE LA STORIA CONSIDERATA NELLA SUA UNIVERSALITA’. MENTRE LA STORIA E’ LA FILOSOFIA CONSIDERATA NELLA SUA CONCRETEZZA:. Entrambe non sono che modi di riflettere l’esistenza individuale, che è l’unica cosa reale, e tutte e due devono essere presenti in modo attuale allo Spirito. Il che significa che ogni Storia è Storia contemporanea, che si esprime nella narrazione, cioè nella storiografia. Ecco perché B. Croce le identifica come identità speculativa fra loro.

La coscienza storica secondo Croce è il momento nel quale si completa l’educazione della persona. In questa coscienza il filosofo vede anche la confluenza delle principali rivoluzioni dell’età moderna: Rinascimento, illuminismo, Romanticismo . All’Illuminismo addirittura attribuisce il merito di avere perfezionato l’opera del Rinascimento, attraverso una più chiara affermazione dei valori spirituali .Ma per una corretta esposizione teorica della storiografia della argomentazione Crociana, si nota che la coscienza storica è il punto più alto della consapevolezza umana. Infatti per B. Croce c’è un “circolo” fra il momento della vita e la riflessione storica ed è da qui che nasce la celebre affermazione che ogni storia pensata è contemporanea, e perciò distinta da quella ricordata nelle astratte parole che erano un tempo concrete e la esprimevano. Insomma La persona di studi, l’intellettuale, non si può pensare fuori dal rapporto degli accadimenti del suo tempo. Non può essere estraneo ai conflitti del presente. Da qui nasce anche l’impegno critico nei confronti si della tradizione, ma anche delle ideologie consolidate. Astianatte.

Insosmma B. Croce Filosofo del Neoidealismo Italiano, pensa la dialettica dei Distinti e degli Opposti. Identifica la Storia con la Filosofia e vede nella coscienza storica il punto più alto della consapevolezza umana.

Frase celebre

“C’è chi mette in dubbio il futuro dell’ideale della libertà. Noi rispondiamo che essa ha più che un futuro: possiede l’eternità.” B. CROCE