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   I MITI, LA FILOSOFIA, IL PENSIERO, L’ESSERE

giovedì 7 settembre 2023

DAL MONDO ONIRICO ALLA REALTA’ ANCORA UN SOGNO?

ABBIAMO FATTO UN SOGNO. Soltanto una volta riaperti gli occhi al mattino, la luce del giorno ci rivela DAVVERO l’inganno dei sogni? Fino allo scampanellio della sveglia, il mondo onirico, con i suoi fantasmi e i suoi miraggi, ci appare credibile né più né meno che l’ordinaria quotidianità. Ma allora al risveglio come facciamo a garantire con tanta certezza di non essere più addormentati? Che non ci sia, insomma, un livello a sua volta più profondo? L’importanza dei sogni, prima ancora di essere psicoanalitica o neurologica, sta proprio qui: sognare, come poche altre esperienze, ci spinge a non accettare ingenuamente la realtà percepita e a interrogarci circa il suo statuto ontologico. Una simile diffidenza, che alberga da sempre nel genere umano, nel corso della storia ha ispirato in vario modo credi religiosi e sistemi filosofici, gli uni e gli altri alla strenua ricerca di un fondamento stabile per questa fragile esistenza cosmica, pronta a ripiegarsi nel nulla da un momento all’altro. MA INSOMMA VALE DUNQUE IL MITO DELLA CAVERNA DOVE DEI POVERI DIAVOLI LEGATI DA SEMPRE VEDEVANO L’USCITA, L’ESTERNO,COL VOLTO RIVOLTO AL MURO DELLA CAVERNA, FRA I FUMI DI UNA NEBBIA VISIVA FRA OMBRE E RAGGI DI SOLE E DA SEMPRE QUELLA ERA STATA LA LORO VISIONE DELLA RELTA’. UNA VOLTA FUORI PERO’ TUTTO ERA DIVERSO E OGNI ASPETTO DELLA LORO VISIONE CAMBIAVA FORMA E FUNZIONE DI VITA. DOVE STA ALLORA LA VERITA’ . NON E’ CHE UNA VOLTA FUORI SIAMO DENTRO AD UN’ALTRA CAVERNA CHE CI FA VEDERE UN’ALTRA REALTA’ E SVILUPPA NUOVE OPINIONI? La filosofia suggerisce di cercare la verità , non di cogliere gli effetti visivi del reale. La realtà disse Kant è ciò che ordiniamo nella nostra mente , e intendiamo poi vivere secondo il nostro modo di pensarla. Ma poi è la vera realtà ? Cosa sia davvero lo sappiamo ? . Forse il reale è un breve passaggio che vive nelle apparenze , da cui forse traiamo l’input necessario per salire all’essere, dando ad essa ATTRIBUTI SEMPRE PIU’ VICINI AD ESSO. Lasciamo alla scienza dunque l’esame e lo studio del reale. Lo faccia pure come meglio crede. Parta essa dai particolari per giungere alla conoscenza generale, oppure faccia altro dalla RG alla MQ. Una faticosa avventura , che non giungerà mai all’Essere , ma alla conoscenza più chiara di questo breve passaggio del reale. Ma poi esisterà davvero questo reale? O sarà soltanto una forma pensata per il nostro modo di comprenderla? Oggi corriamo verso la AI . La tecnologia ha raggiunto forme di pensiero che superano forse la nostra capacità di costruirlo questo pensiero Se così è essa è assai più vicina all’Essere della stessa Scienza? Insomma alla fine è e resta il Pensiero che fa crescere l’umanità per condurla alla verità e quindi all’Essere? O non è invece lo Spirito ad ordinare al pensiero la via della verità? Può essere la coscienza invece a guidarci nel pensiero olistico e a condurci nella unità del tutto dentro ad ogni manifestazione Dalla creatività alle emozioni, dalla intelligenza al bel pensiero. V’é dunque uno Spirito universale che ci conduce verso l’essere attraverso la coscienza? O stiamo ancora oggi in viaggio in un grande sogno, da cui hanno inizio le immagini della caverna di Platone?

Astianatte