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  ANCORA SULLA SI

martedì 23 gennaio 2024

Pillole di Pensiero Ancora sulla AI Si, è vero, alla fine la nostra intelligenza diventa artificiale perché viene usata per scopi sbagliati . Dovremmo dunque eliminare gli scopi prima di intraprendere i nuovi percorsi con la AI ? Questa degli " Scopi" però risulta essere la storia della Filosofia fino ai nostri giorni . Anzi addirittura è proprio la Storia a dare un senso compiuto agli scopi. Ergo : gli scopi stanno li e cresceranno con la storia. Semmai va intesa la nostra intelligenza per quello che é , ovvero lo strumento più utile del pensiero perché progredisca nella conoscenza e non per correre dietro agli scopi , che poi finiscono essi ad essere quelli dei più potenti. Oggi stiamo correndo verso la AI, ma siamo sempre noi, con la nostra intelligenza a dettare i suoi contenuti. Essa , la AI, non potrà mai avere una artificialità autonoma, perché si muove coi contenuti del nostro pensiero, che alla fine sono sempre gli scopi. Come dire la AI sarà un valido strumento per la conclusione degli scopi della Storia , il cui pensiero però sta nell’essere umano e nei propri scopi artificiali. Essa dunque sarà una AI tonta? A meno che non la si lasci fare in autonomia, facendole accrescere i suoi input di partenza, che avranno un loro autonomo sviluppo ? Resteranno sempre tali a ripetersi indefinitamente ? Cosa faranno i robot del futuro? Sono queste le domande che si pongono oggi e non sono di poco conto. Ad esse solo la Filosofia può però dare risposte.


Poesia IL PENSIERO E LA NUOVA UMANITA’ E l’uomo si affidò ai robot. E costruì nuova umanità. Con quale pensiero ? Astianatte


FRASI CELEBRI “È sbagliato cercare di capire le macchine. Si finisce per preoccuparsi troppo.” Douglas Adams


“L’intelligenza artificiale sarebbe la versione definitiva di Google. L’ultimo motore di ricerca che capirebbe tutto sul web. Comprenderebbe esattamente quello che volevi e ti darebbe la cosa giusta. Non siamo neanche lontanamente a farlo ora. Tuttavia, possiamo avvicinarci sempre di più a questo, ed è il fondamento su cui lavoriamo “. Larry Page fondatore di Google con Sergej Brin