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  LA FINE DELL’UNIVERSO

mercoledì 21 febbraio 2024

" DE L’INFINITO UNIVERSI ET MUNDI " GIORDANO bRUNO

La teoria delle bolle Rappresenta un grande ed infinito universo un multi Universo o un super universo : gli "universi a bolla". In questa dimensione Ogni disco è un universo con costanti fisiche diverse da quelle degli altri. Questa ipotesi illustra il concetto di come il nostro degli universi possa essere solo uno tra molte,forse infinite bolle. Nella teoria delle bolle, sostenuta da Andrej Linde riprendendo alcune teorie del passato (come quelle di Alan Guth, basate anche sui lavori e gli studi di Stephen Hawking, si forma una sorta di schiuma quantica. Ogni bolla inflazionaria di questa "schiuma quantica" sarebbe però un universo (come il nostro), collegato ad altri universi tramite i cunicoli spazio-temporali teorizzati da Einstein; alcuni di questi universi sono abitabili, altri no, e ognuno ha la sua storia ed evoluzione specifica, passata e futura. Linde chiama questo modello, scherzosamente, "universo a formaggio svizzero" o a "coppa di champagne". L’inflazione teorizzata da Linde è chiamata inflazione caotica o inflazione eterna. Oltre l’universo osservabile, lo spazio-tempo può essere ancora in uno stato di inflazione, con altri universi “bolla” che si formano ogni volta che in qualche punto l’inflazione si ferma. Se il nostro universo fosse l’unico esistente, si avrebbe quindi bisogno di una spiegazione scientifica del perché sembra così ben calibrato per consentire un certo ordine e la vita biologica (anche perché altrimenti non esisterebbe). Se invece non è che uno dei tanti esistenti, ognuno di essi può avere parametri differenti e differenti costanti, e solo a un universo (o a pochi) è capitato di avere valori tali che hanno permesso la vita. L’intero spazio-tempo secondo i modelli di inflazione eterna dovrebbe trovarsi teoricamente in un falso vuoto. Alcune parti di esso mano a mano collassano nel vuoto vero, generano bolle, che corrispondono a vari possibili universi, fra cui il nostro. Vari risultati di osservazione confermerebbero a grandi linee la teoria, di Alan Ghut della variante di un multiverso a bolle. Quindi l’universo sarebbe infinito eterno ed autoriproducente. Finiti e osservabili sarebbero solo alcune sue bolle. Alle scale più piccole poi, quelle quantistiche, quali la la lunghezza di Planck, lo spazio ribollirebbe a causa di fluttuazioni di energia. Questo può causare la scomparsa di un universo precedente, o cambiarne le leggi come avvenuto col campo di Higgs, o generare un nuovo Big Bang . Qui però è da chiarire la questione del tempo. Se esso sia o no una grandezza infinita e se sia possibile misurarlo sempre. Ci si trova comunque in un falso vuoto, in quanto in fisica quantistica, a differenza che nella teoria della relatività generale, non esiste il vuoto o il nulla, nemmeno in caso di Big Rip o morte termica dell’universo. Il fenomeno del ribollire si presume dovuto al principio di indeterminazione di Heisenberg, e uno dei suoi effetti è la schiuma quantica. Lo spazio-tempo infatti sarebbe "schiumoso" e impossibile da lacerare e distruggere anche per l’energia oscura. Da questa schiuma quantistica, presente nella teoria dell’inflazione cosmologica, ha origine l’universo secondo la teoria delle bolle e quella del falso vuoto. Sono queste valutazioni e teorie , che peraltro restano in attesa di condurre la meccanica quantistica nel modello standard della Fisica.

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