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  LOCKE E IL SUO PENSIERO

lunedì 26 aprile 2021

PILLOLE DI FILOSOFIA: GIOVANNI LOCKE PARTE II Locke è il Filosofo inglese,Io studioso del pensiero umano , che mette in discussione le idee innate un secolo prima che Kant producesse le sue geniali Critiche sull’argomento della veridicità o meno della Metafisica come scienza, che come si sa non la classificò alla fine come tale. Lock intraprende la ricerca sulla natura dell’intelletto, così’ come fece Kant un secolo dopo, partendo da una lunga riflessione, legata da una ricerca speculativa, che ebbe inizio da un incontro con alcuni suoi amici tenutosi intorno al 1671 e ebbe la durata di venti anni. La ricerca che Locke intraprende ,riguardo alla " natura" dell’intelletto, vedremo che non sarà una ricerca metafisica, cioè concernete la sostanza pensante , ma una ricerca "gnoseologica" intesa cioè ad indagare la natura della attività intellettuale, in quanto essa produttiva di conoscenza: come dire che l’indagine di Lock riguarda i prodotti, le cose di quella attività e non l’attività in se stessa. I prodotti dell’intelletto sono dunque conoscenze, sono dati alla portata di tutti ed è su essi che si può esercitare la critica e l’analisi filosofica. Resta comunque una difficoltà, che si spiega per esempio come l’occhio vede gli oggetti, ma non vede se stesso nell’atto in cui li vede, così come l’intelletto nel conoscere le cose si sposta su esse e difficilmente può rientrare in sè per prendere coscienza delle vie e dei modi con cui conosce. L’impresa però, come vedremo, non sarà impossibile, perché l’attività intellettuale è dotata di coscienza, cioè di una facoltà per rientrare, sia pure con difficoltà, in se stessa e di rendersi conto di ciò che sta facendo. Quindi Lock pone esplicitamente la distinzione già ricordata tra una ricerca metafisica e una ricerca gnoseologica. In sostanza Lock dichiara innanzi tutto di non volersi occupare della natura o della essenza dell’anima umana, che si presuppone sia la fonte della attività intellettuale e quindi della conoscenza e neppure del modo con cui dagli stimoli degli oggetti esterni siano suscitate in noi sensazione od idee. Egli muove dal dato di fatto che queste sensazioni e idee esistono in noi e vuole indagare come su di esse noi esercitiamo la facoltà del discernimento o conoscenza umana, cioè L’Intelletto, per formare l’edificio del nostro conoscere. Kant come si sa, un secolo dopo , riprese l’argomento e individuò nelle forme a priori gli strumenti per nostra conoscenza materiale , circoscritti soltanto ad essa e non ad altro. Insomma Locke apre la strada al pensiero di Kant. Come dire conosci Lock per comprendere meglio Kant. Locke suggerisce poi al posto delle forme a priori che Kant pensò un secolo dopo, il " metodo storico". questo terminologia non ha niente a che vedere con la Storia che noi intendiamo. Con esso Locke vuole soltanto intendere un metodo, che partendo dai dati più semplici della conoscenza ( sensazioni o idee ) presenti nella nostra coscienza, spieghi come, con successive composizioni, si formi il sapere. Questo metodo è storico in quanto va alla ricerca delle presunte origini della conoscenza. John Locke è stato considerato il fondatore dell’empirismo inglese, corrente filosofica che riforma il razionalismo di Cartesio, cercando di fondere esperienza e ragione. Per Cartesio la ragione è una facoltà conoscitiva assoluta che si basa sulla res cogitans. Per Locke invece la ragione è basata sull’esperienza. Questa riforma del razionalismo è dettata soprattutto dall’insofferenza. L’uomo non può raggiungere dei risultati certi ma deve accontentarsi di conoscenze provvisorie da arricchire ,quindi è una ricerca che nasce da un esigenza pratica. Un punto fondamentale della filosofia di Locke si sofferma sulla questione della tolleranza tra uomini diversi. Per Locke nessuno potrà mai essere in possesso di risposte definitive e quindi questo ci deve rendere più tolleranti verso le opinioni altrui. La teoria delle idee. Per Locke inizia la sua indagine criticando l’innatismo (tesi secondo la quale vi sono dei pensieri comuni nell’uomo sin dalla nascita, che costituiscono la base della verità assoluta). La critica di Locke si fondadi fatto Contro il pensiero di Cartesio, che sosteneva il razionalismo; e contro la “scuola platonica di Cambridge”, che sosteneva la filosofia di Bacone e di Hobbes.

ASTIANATTE SCACCERI