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  hegel e la dilaettivaca servo/ padrone

domenica 30 maggio 2021

HEGEL E LA DIALETTICA SERVO /PADRONE Nella dialettica servo / padrone, si nota una fra le prime manifestazioni della vita : la fame , l’autoconservazione. Infatti è L’appetito, la fame, l’istinto di autoconservazione, il primo passo della vita e lo sarà sempre fino alla morte. Questa è una peculiarità peraltro comune a tutti gli esseri viventi. Tutti gli esseri viventi però in verità nascono liberi, ma per non essere schiavi devono lottare , anche se alla fine la scelta può essere la morte. E’ comunque sempre una vittoria quella di non voler essere schiavi a costo della morte. Ergo: Soltanto se si mette in gioco la vita siamo liberi ? Insomma , secondo Hegel, tutti sono riconosciuti come persone nelle società, però la libertà deve essere conquistata perché non è un riconoscimento acquisito . La conclusione , sembra di capire, è quella che tutti sono persone , alcuni però sono padroni ed altri schiavi. Padroni però si diventa, VIENE DA PENSARE , così come si diventa schiavi. Avviene però che nel corso del rapporto fra servo e padrone , lo schiavo divenga necessario al padrone a tale punto che alla fine lo sovrasti e divenga lui la vera essenza produttiva del rapporto, invertendo le parti. Di fatto il pensiero di Hegel operava dentro ad un sistema sociale , quello tedesco, chiuso alla Libertà e alla Democrazia, dove gli individui le loro libertà se le dovevano sudare. A volte morivano, altre volte, ( per lo più) restavano solo persone al servizio di questo Stato da cui difficilmente se ne usciva se non con la lotta e la determinazione di rivoltare il sistema. Probabilmente , la Sinistra hegeliana, i giovani della seconda generazione, post morte del Filosofo, da questi stati di cose ha attinto per la costruzione della propria ideologia. Che porta si alla liberazione degli schiavi dal giogo dei Padroni, ma per compere fino in fondo questo percorso , alla fine serve sempre un ENTE che sostituisca il Padrone, magari più sensibile , magari più orientato nel guidare il popolo alla sua reale liberazione, che si identifica nel PARTITO. Vero è anche però che nello Spirito oggettivo per il Filosofo la triade: Famiglia-Società Civile- Stato, viene pensata all’interno di una società chiusa alle libertà degli individui e tutta concentrata nello Stato Assoluto. Se si riflette su questo e si scorre poi la Storia successiva, si nota che è successo altro riguardo alle libertà, e lo Stato è diventato aperto alle Democrazie per la crescita della Autocoscienza non soltanto degli individui, ma anche delle famiglie e della Società Civili. lo Stato non è più il servito ma è diventato il Servitore. E qui forse sta il processo dialettico della Storia non contemplato nel pensiero di Hegel , ma che ha dato una continuità evolutiva al suo pensiero filosofico della triade filosofica Stato Famiglia Società. Astianatte

Credo di cogliere nel giusto perché o alla filosofia , quella importante , diamo le gambe della storia successiva ad essa, oppure resta soltanto di utilità intellettuale per pochi