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  La relatività generale e la meccanica quantistica

sono incopatibili

martedì 21 febbraio 2023

PERCHE’ QUESTA INCOMPATIBILITA’


Cosa prevede la relatività generale

Per capire questa conflittualità, dobbiamo tornare per un attimo al 1915, quando Albert Einstein pubblicò la sua teoria della relatività generale. Si tratta di una delle teorie di maggior successo della storia della scienza, tanto che le sue previsioni continuano ad essere confermate tutt’ora. Dalle scoperte relative ai buchi neri, al principio di equivalenza dimostrato nello spazio dal satellite MICROSCOPE, a come la luce emessa dalla stella S2, in orbita attorno al buco nero del centro galattico, mostri un redshift gravitazionale proprio come previsto dalla relatività generale. Sono solo alcuni esempi della validità della formula di Einstein.

Nonostante questo, la teoria della relatività non può essere la descrizione ultima della gravità. Si tratta di una teoria classica dei campi, che concepisce lo spazio e il tempo come continui, cioè infinitamente divisibili, e gli eventi che in essi accadono come deterministici, ovvero dipendenti gli uni dagli altri in base a precise e quantificabili relazioni di causa-effetto. Nella relatività generale massa ed energia e spazio e tempo sono vincolati da rapporti numerici. Essi descrivono con precisione distribuzione e moto della massa-energia, nonché la curvatura dello spazio-tempo in qualunque luogo e momento temporale.

Ok, ma cosa c’entra in tutto questo la meccanica quantistica? Il problema è che le previsioni di Einstein funzionano solo per il macrocosmo, ovvero per sistemi di grandi dimensioni, mentre nel microcosmo non sono applicabili. Infatti: La meccanica quantistica Quando ci si avventura nel mondo microscopico, i fenomeni osservabili sono regolati da leggi formulate da un’altra descrizione della realtà, efficace almeno quanto la relatività generale: la fisica quantistica. Intanto nel mondo dei quanti, spazio e tempo non sono continui come nella relatività generale, ma discreti. Esistono limiti alla loro divisibilità, al di sotto dei quali spazio e tempo perdono di significato.Come dire : se fino ad oggi con la R.G. sono la lunghezza (1,6×10⁻³⁵ m) e il tempo di Planck (5,4×10⁻⁴⁴ s), con la meccanica quantistica perdono signigficato.

Quindi queste convinzioni sono insufficienmti. Infatti, A fondamento della fisica quantistica c’è il principio di indeterminazione, che sostiene sia impossibile conoscere con precisione assoluta entrambi i valori di grandezze coniugate, come la quantità di moto e la posizione di una determinata particella. Mentre nella R.G. è possibile. È un principio che nasce dalla natura ondulatoria dei quanti. La cosa riguarda non solo i fotoni, ma anche particelle come protoni, elettroni e neutroni sono descritti nella fisica quantistica da funzioni d’onda che hanno una distribuzione probabilistica. Vuol dire che nel mondo subatomico c’è sempre una certa dose di incertezza che non possiamo eliminare, che ci conduce alemno fino ad oggi a nessuna compatibilità con la R.G. Di Eisnstein, che come sì’è visto vale in ambiti macroscopici , ma difetta in quelli del microcosmo. Insomma l’intera realtà fisica ad oggi non può essre spiegata con una unica equazione.